Teatro/ In scena “Dayshift”. Dall’Irlanda un “medioevo moderno”

Scegliere il titolo e mettere in scena una rappresentazione, non sempre indica un’inclinazione alla fedeltà letteraria. Talune volte, il risultato non è soddisfacente e l’impatto estetico può sopraffare quello emotivo: frammentando una visione evocativa che potrebbe risultare priva di profondità. Una sorta di “Commedia Degli Errori” dall’improbabile acume shakespeariano, insipida e aggrovigliata in un dialogo nel buio; in breve, vagamente somigliante all’ultima parte dello spettacolo del poeta e drammaturgo “inglese” che si conclude, con una danza degli specchi in cui ognuno riconosce il proprio doppio.

Una sorta di esasperazione schizofrenica in un’esistenza, scandita da ritmi euforici e folleggianti, che riesce a ritrovare se stessa, al di fuori di una vita iniqua senza più identità. E’ senza dubbi, un autentico capolavoro che fa pensare alla «duplicità dei linguaggi» di Hegel e al personaggio di Wilhelm Meister di Goethe. E, in particolar modo a tal proposito, al desiderio di andare a teatro, quando non se ne ha nessuna voglia, cogliendo una sensazione gradevole e avvertendo una intensa volontà di anticipare un messaggio comunicativo, che esula dai rigidi schemi della società contemporanea. In una certa misura, dall’abbeverarsi alla sorgente della dissennatezza che ci impone in cambio, una pratica inconcepibile: l’obbligo della scomposizione dell’ ànemosche dal greco, significa spirito ; “soffio vitale”, “sospiro/respiro”, “vento”. Cioè, di noi stessi.

A proposito di spessore, drammi e drammaturgia, scartabellando le agende teatrali di Milano e quella che non è mai stata una semplice necessità di svago, diventa ora un’occasione per assistere ad uno spettacolo che si ricollega con curiosità, alla ricerca iniziale. La scelta cade su “Dayshift” dall’omonimo scritto di Darren Donohue, poeta e drammaturgo irlandese, originario di Kilkenny. Lo spettacolo, che è già andato in scena nella XIV edizione di “Tramedautore-Festival Internazionale del Teatro d’autore” al Piccolo Teatro Grassi il 19 settembre 2014 è stato accolto favorevolmente dalla critica, calcherà il palcoscenico del Teatro Linguaggi Creativi di via Eugenio Villoresi n 26, dal 12 al 14 febbraio 2016, dalle 20.30 in poi.

Un’ottima occasione per non perdere come già successo tre anni fa, un evento teatrale diretto dalla regia di Elisabetta Carosio che trasmuta in se la «Metamorfosi» kafkiana, invertendo i poli dall’assurdo alla realtà, facendo il verso a “Il Lavoratore” o “L’Operaio” di Ernst Jünger. Una discesa nel Maelström della contemporaneità e del pensiero globale nell’ambito della produttività dove Mr.Day, il protagonista dell’opera, è alle prese con un nuovo lavoro e impegnato a comprendere i meccanismi contorti, di un ingranaggio alienatorio che lo sovrasta. Riuscendo con una cospicua dose di ilarità nella tragedia, a mettere in risalto le contraddizioni del modello socio-economico irlandese che tanto somiglia (ma guarda un po’) a quello “imprescindibile” di tutto l’Occidente.

Le peripezie di Mr.Day, sono concentrate nel primo giorno di lavoro e negli incontri con alcuni personaggi «più o meno disperati e assurdi che popolano questo medioevo moderno», che sotto una certa ambiguità, abbiamo ancora il coraggio di riconoscere come la culla della Civiltà. Figurarsi poi, quando il tutto è osservato dalla prospettiva di un binocolo fai da te che non ha più, inevitabilmente, l’intensità originaria. Saranno mica delle scusanti che ci distolgono dall’accomodarci e se ci riesce, lasciando le prime file delle verità pedagogiche del “Piccolo Mondo Antico” ad altri ?

Il tempo è finito e siamo giunti all’ultimo atto. Trattasi pur sempre di uno spettacolo. Salutiamo l’Occidente: “Goodbye” ! Ah già, tanto è inutile aspettarsi una risposta in tutti gli idiomi d’Europa. Lo staff di Dayshift, offrirà un aperitivo. Accontentiamoci pure di quello… Una “raccomandazione”: come spesso accade, facciamoci scivolare di dosso tutto il resto. Ma questo è quasi scontato.

 

DAYSHIFT

 

intero: 14€

ridotto convenzionati 10€

over 65 10€

vieni in bici 10€

studenti 10€

gruppi di 10 persone 8€

PRENOTAZIONE:

Teatro Linguaggi Creativi. E. Villoresi, 26 Milano

Tel: 02 39543699. Email: info@linguaggicreativi.it Sito Web: http://www.linguaggicreativi.it.

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