Fantascienza/ Le meraviglie dell’impossibile di de Turris e Fusco

 

Nella vita ci sono passioni che devono essere vissute con coraggio e con la mente sgombra. Luca Gallesi è uno stimato scrittore e giornalista che ha sempre avuto il pallino della fantascienza e, per lo studio delle opere di Erza Pound, con un senso innato per la letteratura di William Butler Yeats. Oltrepassando i confini stereotipati dell’economia, e scrivendo innumerevoli saggi, torna in libreria riavvicinandosi al primo amore che non si scorda mai: “Le meraviglie dell’impossibile. Fantascienza: miti e simboli”, in uscita dal 17 marzo 2016. Una raccolta delle introduzioni scritte da Gianfranco de Turris e da Sebastiano Fusco per la Collana di romanzi fantasyFuturo.

Andiamo però con ordine, perché è facile liquidare per intero gli anni ‘60­ e’70, nell’alveo utopico ed idealista. In quel periodo storico, quando una buona fetta degli italiani decise di abbracciare a loro dire le esigenze del proletariato, inscenando in realtà un romanzo catastale che a Milano ebbe il suo apogeo il 28 giugno del 1976 presso il Parco Lambro, l’idiosincrasia di una società tipicamente borghese e intenta a sopraffare i costumi, preferì una nudità artefatta che intaccava come un morbo inguaribile il pensiero.

Una maniera come un’altra, mista a un’abilità inconscia nel sottrarre alla vista un bigottismo recondito, esaltando con anni di ritardo un’improbabile Festival del proletariato giovanile. Un omaggio alla «libertà liberata» per chi se lo poteva permettere: una festicciola “spazzatura” con tanto di trombette in erba e la propensione a conformarsi, soprattutto mentalmente, alle teorie sociologiche e politicizzate che imperversavano un po’ in tutto lo Stivale.

Ed è quest’ambiente, decisamente generalizzato che influenzò anche la fantascienza, la letteratura e la cinematografia, prese di mira dai maître à penser dell’egemonia culturale del neoliberismo riformista, dove tutto si poteva immaginare tranne che due giovani direttori della Collana di romanzi Futuro. Biblioteca della fantascienza edita da Fanucci Editore, Gianfranco de Turris e Sebastiano Fusco, riuscissero a proporre la traduzione e l’interpretazione esatta di ben 50 volumi dei maggiori protagonisti della «science fiction».

Presentando finalmente i loro scritti con una chiave di lettura, libera da un basamento e da un’impostazione a senso unico dei contenuti, per nulla circoscritti. Per riportare così i lettori con i piedi per Terra, dalla struttura logica e ontologica ‘dell’Iperuranio’ platonico: il luogo dove dominava e ancor di più oggi, il non plus ultra della fanta-concezione di un futuro che esclude a priori l’avvenire, scandito dallo sviluppo tecnico-scientifico.

In questa raccolta, a cura di Luca Gallesi, riaffiora la volontà del duo impossibile che ha fatto conoscere la fantascienza ad un mondo chiuso su se stesso, qual era la Destra italiana in tutte le sue sfaccettature, propensa a gettarsi in ogni possibile futuro immaginario; suggerendo interrogativi impensabili prima di allora. Innanzitutto, proponendo un intendere il genere fantascientifico e le sue declinazioni per quello che sono, restituendogli una dimensione aderente al mito, agli archetipi storici e recenti, ricollocando il tutto all’interno di una contesto abituato a sognare l’inverosimile.

Ed proprio questa infantilistica cultura del piagnisteo e la proiezione del solito nemico da sconfiggere in un prossimo futuro, concepito solo con fantasia astratta, sempre identico e vagamente ‘archeofuturista’, ad essere messo in discussione con le verità dell’epoca. Nel libro, permane la volontà di de Turris e Fusco del narrare una fantascienza che s’interroga sull’essere, su ciò che è stato, sul presente e su come improntare il domani: tratteggiando la società e l’epoca in cui vivevano, mettendo a frutto le disamine di Evola, di Guénon ed Eliade.

Un lungo e piacevolissimo scambio di vedute sul mondo moderno, sui simboli e gli archetipi, sul mito e l’antiutopia, da leggere senza riserve. Poiché, la fantascienza non è mai stata un genere secondario e la proprietà indiscussa dell’equilibrismo cul-turale.

 

Gianfranco

De Turris, Sebastiano Fusco

Le meraviglie dell’impossibile. Fantascienza: miti e simboli

a cura di Luca Gallesi

Mimesi, collana Fantascienza e società, 2016

Ppgg. 258 – € 22.00

(Fonte: http://www.destra.it, Francesco Marotta, 1 luglio 2016)

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